VISITA AL CENTRO STORICO DI MANTOVA

 

CASTELLO DI SAN GIORGIO: Il centro storico della città è raggiungibile attraversando Ponte San Giorgio e lo potrete percorrere a piedi (parcheggiando la macchina in zona Sparafucile) o in bicicletta.

Il punto di partenza ideale è il Castello di San Giorgio, maestoso castello del 1400 commissionato da Francesco I Gonzaga facente parte del grande complesso di Palazzo Ducale.

In alto, sulla torre di destra potrete scorgere la finestra della bellissima “Camera degli Sposi” o “Camera Picta” che il Mantegna affrescò in onore di Ludovico Gonzaga e della moglie Barbara di Brandeburgo.

Lasciando il Castello alla vostra sinistra sarete nel cuore di Piazza Sordello, grande piazza di forma rettangolare tutta a ciotolato, dove ebbe luogo, nel 1328, quel golpe che vide i Gonzaga conquistare la città di Mantova esautorando definitivamente i Bonacolsi. A sinistra, la grande reggia che fu residenza dei Gonzaga nel 1300: Palazzo Ducale.

PALAZZO DUCALE: Nonostante la vastità di questa stupefacente città-palazzo (500 sale e 34.000 metri quadrati di superficie) è possibile visitarlo in circa un paio d’ore. Troverete la biglietteria sotto il portico accanto a Piazza Sordello. Ricordate che l’ingresso è autorizzato tutti i giorni eccetto il lunedì; solo per la visita alla Camera Picta dovete obbligatoriamente prenotare telefonando al numero 041 24 11 897.

I Gonzaga vissero a Palazzo Ducale dal quattordicesimo secolo anche se la sua storia dovrebbe meglio identificarsi con quella della famiglia che detenne il potere sulla città fino al 1700 circa.

Qui i Gonzaga, nell’intento di rivaleggiare con le Corti delle più prestigiose capitali d’Europa dell’epoca, commissionarono straordinarie opere d’arte ad artisti, pittori, architetti e decoratori tra i più capaci e noti di quel tempo.

Ciò che lascia senza parole è proprio l’estensione dell’edificio, in realtà costituito da diversi nuclei legati tra loro da gallerie o corridoi, con vie, cortili, giardini interni e cortili pensili.

I “tesori” custoditi all’interno del palazzo sono infiniti, ma ecco quelli che crediamo non dovreste davvero perdere: la Camera degli Sposi, le Stanze di Pisanello, la Corte Vecchia, l’appartamento degli arazzi di Raffaello, la stanza col Soffitto del Labirinto (Forse che sì-Forse che no), l’Appartamento di Isabella d’Este da vedova.

LA “CAMERA PICTA”: La celeberrima Camera degli Sposi, in Castello San Giorgio fu affrescata da Andrea Mantegna in ben nove anni e da lui sempre considerata un’opera del tutto modesta. Pare che in realtà Ludovico vi dormisse solo.

Le numerose guide ed i cataloghi che potrete acquistare in loco potranno esaudire ogni vostro dettagliato desiderio di conoscenza della storia e della configurazione di questa bellissima opera d’arte. Noi ci limitiamo a segnalare la presenza, negli affreschi, della famiglia Gonzaga, Ludovico e Barbara di Brandeburgo, parenti, figli, uomini di corte e imperatori, personaggi di varia provenienza, cani, cavalli sullo sfondo di una immaginaria classicissima Roma.

Una curiosità: I Gonzaga amavano moltissimo i cavalli ma anche i cani. Nell’ala rivolta al lago Inferiore c’è un cortile pensile tutto dedicato ai cani in cui una lapide ricorda “Oriana cagnolina celeste”.

Tra i motivi floreali a fregio delle pitture cercate di rintracciare l’autoritratto di Andrea Mantegna.

Per avere informazioni storiche più dettagliate su Palazzo Ducale potreste visitare il sito www.mantovaducale.beniculturali.it

IL DUOMO DI MANTOVA: Il Duomo, dedicato a San Pietro, sorge  sul lato destro di Piazza Sordello dopo il Palazzo vescovile.

E’ una costruzione splendida, molto antica, che val la pena di visitare, anche brevemente, per la sua particolare struttura architettonica a cinque navate e molte altre cappelle tra loro comunicanti e per la ricchezza di opere e dipinti di artisti rinascimentali quali il Campi, il Ghisi, il Viani.

Fu internamente riattato da Giulio Romano nel 1545 ma edificato nel 1200 sulle fondamenta di precedente antico tempio. E’ affascinante l’alternanza di elementi architettonici e decorativi appartenenti a stili diversi: la facciata di aspetto neoclassico, la parte sinistra gotica, ricco di moduli romanici il campanile.

Se il 18 marzo sarete in città potrete assistere, assieme ai fedeli, alla esposizione del corpo di S. Anselmo, patrono di Mantova, innanzi all’altar maggiore.

VIRGILIO E MOZART “L’ACCADEMIA NAZIONALE VIRGILIANA Oltre il grande arco di Piazza Sordello, svoltando a sinistra, vi immetterete in via Accademia ed in fondo alla via scorgerete il Palazzo dell’Accademia Nazionale Virgiliana. Lo sapevate che anche a Mantova, come a Verona, esiste una Piazza Dante? E’ su questa piccola, intima piazzetta con al centro la statua di Dante che si affaccia il Palazzo dell’Accademia.

Vi chiederete il perché dell’importanza di visitare questo imponente edificio settecentesco voluto da Maria Teresa d’Austria e progettato dallo stesso architetto e progettista del Teatro alla Scala di Milano, Giuseppe Piermarini. Per un motivo validissimo: custodisce un gioiello vero e proprio, amato e apprezzatissimo anche dal papà del giovane Wolfgang Amadeus Mozart che rivelò qui il suo genio durante un famoso concerto nel 1770: il Teatro Bibiena, o teatro “Scientifico” di Antonio Bibiena.

Questo piccolo tesoro di intrigante bellezza e fascino è tutto in legno foderato di rosso velluto e attorniato da tanti palchetti; vi si respira ancora l’atmosfera di dolce, intricato ricamo, di antichi concerti, di sussurri e velate parole, di sguardi, fragili voli… tra note e note.

Nella grande biblioteca dell’Accademia sono custodite anche le opere di Virgilio che sono state tradotte in svariatissime lingue ed una stupenda rarissima raccolta di settecenteschi ferri da chirurgo che potrete vedere esposta proprio all’ingresso. Vale davvero la pena di dedicare un po’ del vostro tempo alla visita di questo luogo incantevole, a pochi minuti di auto dalla nostra “Residenza la Villa”. PER GLI APPASSIONATI DI STORIA DELL’ARTE Ecco alcune altre meravigliose mete che potranno darvi emozioni indimenticabili a Mantova e che vi consigliamo di visitare: Piazza Broletto, Palazzo del Podestà, Arengario, vicolo Sottoportico dei Lattonai, il Museo Tazio Nuvolari e Learco Guerra, (campioni sportivi mantovani, rispettivamente auto e moto il primo e di ciclismo il secondo), Piazza delle Erbe, Palazzo della Ragione, Torre dell’orologio, Casa del Mercante, gioiello di architettura quattrocentesca. Basilica di S. Andrea, magnifica realizzazione di Leon Battista Alberti. Casa di Giulio Romano, Casa del Mantegna, Palazzo Te.

PALAZZO TE: Palazzo Te si trova a circa cento metri dal Palazzo di San Sebastiano. Potreste programmare una visita a Mantova solo per vedere questa meraviglia di perizia tecnica, colore, architettura e pittura, in stile rinascimentale, partendo dalla nostra “Residenza la Villa” di prima mattina, appena dopo colazione.

Antica base di addestramento degli amati cavalli di Ludovico II Gonzaga a cui se ne deve la bonifica, l’isolotto del Tejeto o del Te, un tempo acquitrinosa palude, fu prescelto da Federico II Gonzaga, divenuto duca di Mantova dopo la morte del padre Ludovico, come luogo ideale in cui edificare una dimora destinata solamente al ricevimento di illustrissimi ospiti, al divertimento e allo svago in compagnia della propria amante Isabella Boschetti.

Il palazzo è stato interamente pensato, decorato e dipinto da Giulio Romano, capace collaboratore di Raffaello, trasferitosi a Mantova con Baldassarre Castiglione nel 1524 su invito di Federico, illuminato mecenate e grande amante dell’arte.

Giulio dedicò tutto se stesso al progetto ed alla realizzazione di Palazzo Te, prima sua grande opera del secondo periodo della sua esistenza vissuta a Mantova come urbanista, pittore e architetto.

Fu questa, per Giulio, una meravigliosa opportunità per estrinsecare, in dieci anni di lavoro, tutta la sua geniale fantasia ed il suo talento pittorico ispirato ad uno spiccato classicismo, come evidenziano le simbologie e le illusionistiche rappresentazioni delle Sale del Palazzo.

La Sala Grande dei Cavalli, sala da ballo, la Sala delle Aquile, camera da letto del Duca, la Sala di Amore e Psiche, sala da pranzo, sono tutte splendidamente affrescate e propongono mitologie e favole pagane che alludono sia all’amore di Federico per Isabella sia all’amore dei Gonzaga per i cavalli e ad altre caratteristiche della personalità di Federico e del suo voluttuoso, sensualissimo temperamento.

Ricorrenti i simboli del Duca: il Monte Olimpo e il ramarro. Queste e molte altre sono davvero le attrattive che può offrirvi anche solo un weekend alla “Residenza la Villa”, un b&b dove troverete lo stesso senso di favola e mistero, che vi da consigli utili e preziosi per vivere la vostra vacanza sempre con emozione.

LA CASA DI RIGOLETTO: La nostra esistenza sarebbe scialba e triste se non la popolassimo ogni giorno di sogni, se non la arricchissimo di mistero e di incognite capaci di suscitare in noi fantasie e di stimolare costantemente la nostra immaginazione.

Ecco perché le favole e le leggende sono così amate e così necessarie e non solo per i bambini.

La storia di Rigoletto, deforme buffone alla corte di Mantova nell’omonima opera di Giuseppe Verdi, è una favola drammatica che ancora popola l’immaginario della gente in città al punto tale da far considerare Mantova la città di Rigoletto, uomo brutto e gobbo, ma sensibile e generoso, testimone e infine vittima della dissolutezza della corte di Mantova e del temperamento libertino del Duca della città.

La sua casa è una piccola casa suggestivissima risalente al quindicesimo secolo (lo stesso secolo in cui sono ambientate le scene dell’opera nel libretto di Francesco Maria Piave) ubicata a retro del Duomo.

Entrando, vi accoglierà un piccolo raccolto giardino con al centro la scultura in bronzo di Rigoletto realizzata da Aldo Falchi.

La casa fu abitata a lungo dai canonici della cattedrale; è una casa che comunica gentilezza, candore e poesia; la piccola loggia a primavera è arricchita da una cascata di fiori rigogliosissimi.

E’ davvero un altro luogo incantato, quieto e mistico che non potete non visitare, la cui atmosfera ricorda per molti aspetti quella del cortile della Casa di Giulietta a Verona.

MANTOVA, TRA NATURA E LEGGENDA

Anche se Mantova è considerata prevalentemente una città d’arte, Mantova vi offrirà la meravigliosa opportunità di vivere il contatto con la natura, con le sue acque e le sue leggende.

L’acqua è elemento integrato alla città e la pervade tutta tramite i laghi e il Canale Rio, un canale medievale che in Vicolo Sottoriva, dai Ponti di San Francesco oppure dalla Pescheria ci regala immagini di una bellezza intimista e accorata, quella di una piccola Venezia.

I tre laghi di Mantova, alimentati dal Mincio proveniente dal Lago di Garda, sono anche una meta amatissima degli amanti di pesca sportiva. Il lago di mezzo ed il lago inferiore sono ricchissimi di siluri, e le paludi di Po e Mincio sono ricche di lucci, carpe e pesci gatto, persici, anguille e tinche.

Dedicare una giornata alla pesca, per chi la ama, può essere divertentissimo, immersi come sarete in un paesaggio fantastico, verde e solare, in aree anche organizzate per grigliate all’aria aperta o per pic-nic con la vostra famiglia.

Potrete anche, se non avete voglia di cucinare, gustare l’ottima cucina mantovana in ristoranti di qualità nei pressi dei laghi oppure cercare qualche ottima trattoria nel centro storico, non lontano dai laghi e senza traffico.

La nostra “Residenza la Villa” è un ideale punto di partenza per una gradevole gita enogastronomica nelle terre mantovane, terre di lambrusco, riso, zucche e lucci, prodotti locali e basi tipiche utilizzate per la preparazione dei migliori piatti della cucina di Mantova.

LA LEGGENDA DEI FIORI DI LOTO: I laghi di Mantova regalano anche leggende fantastiche e fruscii di nidi nascosti nei canneti e durante la notte, incontri inaspettati con occhi di lepri e corse segrete di volpi o fagiani.

I mesi di luglio, agosto e settembre sono mesi particolari in cui potrete godere la vista della magica isola dei fiori di loto e della loro fioritura, nel lago Superiore, dalla riva del parco di Belfiore.

I fiori di loto, molto infestanti ed importati dall’Asia per poterne utilizzare la farina prodotta dalle loro radici, sono profumatissimi e la loro bellezza ha dato anche origine ad una nota leggenda sulla loro presenza nei laghi di Mantova.

La leggenda narra di un ragazzo che peregrinando in Oriente ebbe la fortuna di incontrare una giovane bellissima, i cui occhi a forma di mandorla e la cui pelle odorosa come il fiore di loto lo fecero innamorare.

Partirono insieme alla volta di Mantova, ma un maledetto giorno volle che la giovane, cercando di specchiarsi nelle acque del lago vi scivolasse, morendo. Il giovane innamorato, disperato, sparse dei semi di fior di loto nelle acque che inghiottirono la sua amata e sperò che ogni fioritura estiva potesse essere un ricordo della candida e profumata bellezza della sua compagna.

Poi si uccise, deciso a raggiungerla.

DA MANTOVA AL BOSCO DELLA FONTANA IN BICICLETTA: Questo Bosco è una vera e propria “chicca” per chi ama il bird-watching oppure l’insect-watching, chiaramente sapendolo fare e con tecniche appropriate e ben note ai professionisti di questa vera arte dell’osservazione.

Era l’antica riserva di caccia dei Gonzaga e lo si può raggiungere in bicicletta da Mantova da cui dista solo 5 km trovandosi nel Comune di Marmirolo.

Si estende per circa 220 ettari e la vegetazione ad alto fusto consente a questa immensa foresta di essere un perfetto habitat per uccelli, puzzole, scoiattoli, tassi o cinghiali.

Il bosco può essere solo visitato a piedi ogni giorno eccetto il martedì e il venerdì ed è a pagamento solamente nei giorni festivi. Rimane chiuso d’inverno.

Al suo centro è anche visitabile, solo su prenotazione, l’incantevole palazzina di caccia, opera rinascimentale del Viani.

Per ogni ulteriore informazione potrete rivolgervi anche allo IAT di Mantova centro, Piazza Mantegna, 6, tel: 0376 432432 oppure consultare il sitowww.turismo.mantova.it.

DA MANTOVA A PESCHIERA IN BICICLETTA: Ci sembra molto interessante informare gli amanti della bicicletta, quindi da tempo in buon allenamento, dell’esistenza di questo possibile percorso sportivo e naturalistico all’interno del Parco del Mincio.

Si tratta di un itinerario di circa 45 km, da percorrere in circa 4 ore, chiaramente soste e deviazioni escluse, consigliabile in ogni stagione, tempo permettendo.

Occorre prestare molta attenzione nei punti di attraversamento stradale; per il resto è un percorso piacevolissimo da percorrere con amici o famiglia, asfaltato e senza grandi difficoltà, da effettuare con bici propria o noleggiata a Mantova.

Il percorso esatto con partenza da Mantova e la relativa scheda possono essere rintracciati sul sito: www.ciclabilemantovapeschiera.

SOGGIORNARE PER FESTIVALETTERATURA: E’ ormai noto che ad inizio settembre Mantova si anima di scrittori, libri, idee e parole a diretto contatto con amatori, artisti, lettori più o meno accaniti, nel suggestivo fervore di cuore ed intelletto del FESTIVALETTERATURA.

Best seller e Nobel vi prendono parte in una entusiasmante kermesse dedicata alla letteratura in cui le librerie diventano centri frequentatissimi di scambio culturale ed emozionale sullo sfondo di una Mantova rallegrata da concerti, spettacoli e divertenti laboratori dedicati ad ogni età.

In questa occasione, oltre a vivere uno spaccato di Mantova completamente diverso da quello usuale, potrete alternare le vostre avventure letterarie a quelle culinarie, naturalmente non solo assaporando la lettura di un ottimo libro di cucina mantovana, ma andando anche alla ricerca di quei profumi e sapori nelle osterie e trattorie della città.

LA ZUCCA, SIMBOLO DI MANTOVA, CITTA’ D’ACQUA:  Mantova, sin dai tempi dei Gonzaga, è stata considerata terra di produzione e regina della zucca per la cura prestata alla sua coltivazione sempre più intensiva e qualificata.

Pare davvero che la zucca sia ancora oggi la protagonista indiscussa nei piatti tipici mantovani.

Sapete cosa si crea a Mantova con la zucca? Questa signora viene impiegata per preparare tortelli, pane, polpette, torte e fritture in ricette ideate con cura e creatività estreme.

Il dolce simbolo di Mantova è la Sbrisolona, una torta a base di farina gialla tipo fioretto, e mandorle. Estrema friabilità che la porta a sbriciolarsi con estrema facilità (da qui il nome di sbrisolona).

Tutte le stagioni dell’anno sono indicate per visitare Mantova ma noi vi consigliamo l’autunno e la primavera, per le temperature ideali e per il tranquillo afflusso turistico ma anche e soprattutto per quei giochi di luci ed ombre che in quelle particolari stagioni vestono Mantova di una bellezza che saprà appagare totalmente il vostro spirito.

Vi auguriamo un’ottima permanenza nella nostra meravigliosa città.

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