Rivivere il passato per ritrovarsi nel presente
di Caroline Mary Moore
Non so voi, ma un tempo, rimanevo spesso impigliata nella rete della dualità dell’ego che mi faceva precipitare e vacillare nella mia Fede. Quando questo accadeva, mi sembrava di non aver fatto niente, risolto niente, trasformato niente nei venti anni che percorro questa Rivoluzione Interiore, finché… non ho preso in mano il libro che ho scritto nel 2000. Aprendo le pagine, cominciai a leggere alcune righe che descrivevano un periodo molto particolare della mia vita; Improvvisamente, fui piroettata nel passato, e in quell’istante mi sono resa conto di quanta strada effettivamente ho percorso negli anni.
Leggevo di un’epoca in cui non ero capace di rendermi conto del mio stato d’animo, che oggi potrei definire depresso; Causato da un groviglio di esasperazione, frustrazione e impotenza, un abisso nero mi aveva intrappolato, lottavo disperatamente per non farmi sopraffare, eppure questa forza era diventata troppo forte per me ed io non riuscivo più a resisterle: ero nel mio inferno personale senza luce, senza scampo, con nessuna possibilità di fuga, e lo sforzo di uscire era troppo grande – ero completamente persa.
Adesso so che questa forza era un’alleata molto pericolosa, un amica falsa, ma più ci provavo, più diventava impossibile sfuggire ai suoi artigli minacciosi. Mi ricordo che passavo ore chiusa in bagno a piangere; La mia famiglia mi dava grande gioia, ma non era abbastanza, c’era qualcosa di terribilmente sbagliato in me e peggio ancora – la causa della mia sofferenza mi era completamente sconosciuta.
E poi, durante l’assenza di mio marito per lavoro, una notte mi svegliai a causa di una voce insistente che sembrava ripetere al mio orecchio, “ na tatè, na tatè, na tatè”. Ero sdraiata sulla schiena con le braccia sopra la testa; Aprì gli occhi lentamente per mettere a fuoco e lì, proprio davanti a me, vidi la cosa più sorprendente che potevo mai immaginare: una Tigre Siberiana.
I colori del suo manto erano luminosi e i suoi occhi brillavano come grandi bottoni gialli e neri. L’immagine sembrava vibrare quando i muscoli sotto la pelliccia si muovevano ad ogni respiro. Il suo manto setoso emanava delle piccole onde. La Tigre era viva! Più volte riaprii gli occhi per essere sicura di non sognare, ma ogni volta la visione rimaneva davanti a me, vibrante e luminosa come prima.
Rimasi immobile per un tempo che sembrava infinito, incapace di muovermi per paura di cancellare quell’immagine sorprendente. Più ammiravo quella visione, più il mio cuore si nutriva di quell’amore incondizionato che irradiava da quei occhi cosi incredibilmente saggi e belli. Lei, la Tigre, non emetteva suoni, eppure avevo la sensazione che mi stesse rassicurando, la sua presenza mi colmava di un senso di meraviglia e di pace. Stranamente, lì da sola nel mio letto non avevo paura. Ero immersa nella luminosità di quei colori che brillavano davanti ai miei occhi, l’immagine della Tigre sembrava reale, così reale che fui tentata di allungare la mano per toccare quell’energia misteriosa che, per qualche assurdo motivo, aveva scelto me per manifestarsi.
Dopo un po’ la visione sparì e io rimasi lì per il resto della notte, sperando nel suo ritorno. Non sapevo cosa fosse o cosa volesse da me, ma sapevo che in qualche modo era lì per aiutarmi ad attraversare quel periodo di smarrimento.
Non potevo sapere quanto quella notte avrebbe contato per la mia vita, ma con il passare degli anni, quell’esperienza, così intima e preziosa era andata persa nei miei ricordi. Tuttavia, il confronto con il passato mi è servito, il libro ha innescato un ricordo, riportandomi nuovamente sul mio cammino, agevolando il riconoscimento della mia forza interiore cresciuto attraverso gli anni. Inoltre, rivivendo le sensazioni tramite il racconto, scoprì con gioia quanto fosse più leggero il mio cuore vent’anni più tardi, sorpresa mi sono chiesta “ ma come facevo a vivere con cosi tanto dolore?”
E’ stata una bella lezione, però se la via del cuore ci chiede di stare con quel che ce’, si può rivivere il passato per apprezzare e ritrovarsi il presente?
Credo che quando un confronto mentale ci mostra una Verità, senza alcun attaccamento al passato oppure il desiderio di piroettare sul futuro, si usa la mente in maniera più equilibrata, in tal modo, essa diventa l’abile Servo al cospetto del suo amato Maestro Cuore. Siamo umani, non bisogna dimenticare o svalorizzare l’esperienza di una vita vissuta tra molteplici contrazioni ed espansioni, quel movimento perpetuo di “sentimenti” d’entrambi le polarità che provocano l’avversità insieme alle gioie da assaporare, perché in entrambi casi, ci hanno permesso di crescere.
Come molti di voi, eseguendo la cosiddetta “pesatura del cuore” di Anubi con le piume, il risultato fu un risveglio dell’anima molto attesa, accompagnato dell’impulso di percorrere quella laboriosa salita dagli abissi del mio essere su per il monte interiore. Ora, fuori dal mio stesso inferno, con cuor più leggero, solo oggi sono in grado di riconoscere la bellezza del viaggio. Anche se è vero che la strada è solitaria, ho scoperto che l’amore è più caldo, più ricco se condiviso. Chi come me ha scelto la via della spiritualità, mira alla cima dal proprio monte analogo, tuttavia se aprite i vostri cuori, vedrete che è una montagna abbastanza grande per tutta l’umanità, dove ce’ un posto riservato per tutti noi.
Non perdete la Fede, fate un tuffo nel passato per valorizzare dove siete ora…per non dimenticare mai quanta strada avete già percorso.
di Caroline Mary Moore
La Rivoluzione Interiore, vivendo sotto l’occhio della tigre@
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