Le Trame del Corpo – Aurora Zanetti Lazzari
L’esperienza figurativa degli esordi di Aurora Zanetti, è quella di un’artista autodidatta, almeno nel primo periodo della sua vita. La pittrice ha però frequentato, a partire dagli anni Sessanta, la scuola del disegno dal vero e dell’incisione, allieva del maestro Bruno da Osimo, e, in seguito, anche parecchi corsi liberi di pittura all’Accademia di Bologna.
La Zanetti, artista sensibilissima, la cui espressione si innesta, inizialmente, in un naturalismo post-impressionistico, negli anni Ottanta, intraprende una ricerca di segno antitetico. Così dalla rappresentazione della realtà l’artista passa all’inabbissamento dello sguardo entro gli spazi più occulti della sua psiche, per rappresentare l’essenza del sogno, quella che, più della memoria, lascia tracce indelebili nell’inconscio. Shakespeare ne La Tempesta dice che «Noi siamo della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni e la nostra breve vita è racchiusa in un sonno». Aurora mostra così il suo stupore, il suo mascherato smarrimento, per spingerci oltre il limite dell’esperienza visiva. E da tali stimoli prendono corpo colori, forme, spazi e colori antinaturalistici, fili, tessiture: sono i segreti della mente, le emozioni nel loro farsi, la germinazione dei semi di idee, l’humus di spazi quasi insondabili e restii alla materia pittorica. Difficile dare un nome alla fitta trama di figure e d’intrecci che abitano le sue superficie delle sue tele. Resta, comunque, la possibilità d’osservare queste tracce personali, quasi indecifrabili, anelli di un mondo che solo l’artista conosceva bene, anfratti oscuri in cui la vita cerca di emergere da profondità oppure soccombe e si fossilizza in figure e situazioni che potevano essere e non sono state. L’interesse e le suggestioni maggiori che accompagnano le opere di Aurora stanno forse proprio nell’enigma di questa operazione che chiede di essere interpretata da autorevoli voci critiche.
Per tutto ciò e per altri innumerevoli motivi ogni spettatore sensibile potrà scoprire da sé questa mostra che può essere dunque considerata un evento forte della nostra programmazione. E, ancora una volta, si può dunque fare riferimento all’«officina del pensiero» che caratterizza la molteplicità delle esperienze che vanno in scena alla Casa del Mantegna, a conferma di tutto l’impegno messo in campo dalla Provincia e che include anche l’attenzione al lavoro culturale complesso e serio del prof. Francesco Martani, sostenitore e curatore di questa esposizione. Anche questa rassegna si è poi avvalsa del supporto di importanti collaborazioni, del confronto e della costante cooperazione con le istituzioni e coi Musei del territorio. A tutti va la nostra riconoscenza. Infine, nel ringraziare gli operatori coinvolti e tutto il pubblico, sottolineo la certezza di una nuova ottima proposta espositiva che saprà sicuramente offrire una fonte originale di arricchimento, di confronto e di innegabile interesse. Francesca Zaltieri, Vicepresidente, assessore al Lavoro, alle Politiche Culturali, ai Saperi e alle Identità dei territori
ORARI DI APERTURA martedì a domenica 10.00/12.30 mercoledì e giovedì 15.00/17.00 sabato e domenica 15.00/18.00
Ingresso libero Informazioni: tel. +39 0376 360506 – 0376 432432
casadelmantegna@provincia.mantova.it
Fonte: Tratto interamente da casadelmantegna.it
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